Su di me

QUALCOSA SU DI ME

Il mio interesse per la psicologia e per il sociale è maturato fin dall’adolescenza.
Durante i primi anni di liceo ho avuto la possibilità di intraprendere i miei primi passi nella materia guidato da quella che per me è stata la mia prima vera mentore di quel vasto mondo che si è poi dimostrato essere la psicologia e grazie alle esperienze che ho avuto modo di vivere e alla passione che piano piano è maturata in me ho intrapreso la scelta che mi ha portato a compiere gli studi in Psicologia Generale Sperimentale, per poi dedicarmi alla Psicologia Clinica e ad affacciarmi, successivamente, al Modello Psicoterapico Analitico Transazionale.

 

LA MIA FORMAZIONE

Sono uno psicologo appassionato di crescita personale e post traumatica. Aiuto le persone a vedere le proprie capacità, a credere maggiormente in se stesse, ad affrontare i propri malesseri trovando le proprie risorse e ad imparare a darsi del tempo per stare…in primis a contatto con le proprie emozioni e con il proprio mondo interiore per poi riuscire così a varcare in maniera più consapevole la porta della relazione prossimale con la sicurezza necessaria a non essere in balia degli eventi ma in solido contatto con il terreno del proprio percorso di vita quotidiano.

Ho effettuato i miei studi presso l’ateneo di Psicologia dell’ Università di Firenze, conseguendo la laurea triennale in “Scienze e Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale” (classe 34) con una tesi dal titolo “Fear Conditioning formazione e mantenimento della traccia di memoria condizionata” e la laurea magistrale in “Psicologia Clinica e della Salute e Neuropsicologia” (classe LM-51) con una tesi intitolata “Psicobiologia dei processi regolatori della paura: nuove evidenze per il ruolo del riconsolidamento” svolgendo ambedue gli elaborati presso l’Istituto di Neuropsicologia del CNR di Pisa. Nel percorso formativo universitario grazie alle possibilità offerte dalla Scuola di Psicologia dell’ateneo fiorentino ho avuto modo di svolgere differenti esperienze di tirocinio, in particolare un esperienza sui disturbi e il monitoraggio del sonno effettuato presso un centro di ricerca ipnagogico e un gruppo di lavoro che aveva come tema cardine l’oncologia neonatale e l’approccio genitoriale alla malattia. Ho avuto modo di svolgere il tirocinio post-laurea di abilitazione alla professione di psicologo presso il Consultorio Transgenere di Torre del Lago Puccini (struttura ONIG che si occupa di identità di genere e offre consulenza di tipo informativo, supporto psicologico, valutazione psicodiagnostica e monitoraggio alle terapie mediche per persone Transgender e di Genere Non Conforme) nell’ambito della psicologia sociale in cui ho approfondito tematiche legate al mondo LGBT+ partecipando a ricerche, percorsi individuali e situazioni gruppali e, presso la Scuola Performat di Navacchio, nell’ambito della psicologia clinica con attività di Ricerca, Psicoterapia di gruppo, partecipazione a convegni e giornate di formazione (Performat è una realtà ad indirizzo Analitico Transazionale che si occupa di consulenza, ricerca e formazione).

Ho superato l’esame per l’abilitazione come Psicologo all’ Università di Pavia e sono attualmente iscritto all’ Albo degli Psicologi della Toscana con numero matricola 9822.

Precedentemente ho indirizzato la mia formazione in ambito psicopedagogico trovandomi in seguito ad integrare questo percorso frequentando, parallelamente alla carriera universitaria, una scuola triennale di counseling presso la Scuola di Psicoterapia Comparata (S.P.C.) di Firenze acquisendo il titolo di “Counselor nella relazione d’ aiuto” e con la quale ho avuto modo di partecipare anche a corsi specialistici in differenti tematiche (come il corso “elementi di analisi del disegno infantile”); ho avuto inoltre esperienze, tramite un periodo di formazione extracurricolare, con situazioni di mediazione e consulenza rivolte a individui, coppie, famiglie e gruppi collaborando in equipe multidisciplinari e dove ho avuto la possibilità di partecipare come assistente a un progetto post-emergenziale con sedute individuali di sostegno psicologico e, per circa due anni, a gruppi di psicoterapia incentrati sul sostegno, sulla psicologia dell’emergenza e il PTSD trovandomi inoltre ad avere a che fare con i percorsi giuridici e con l’ ambito peritale individuale dei partecipanti. Dal 2012 ho lavorato presso la cooperativa sociale “le Briccole” come assistente scolastico alla disabilità occupandomi di attività educative e rieducative in ambito scolastico (scuola secondaria di primo e secondo grado) a favore di minori svantaggiati o in situazioni di disabilità psicofisica; successivamente come educatore con la Cooperativa sociale “le Briccole Special” per la quale mi sono occupato di progettare/attualizzare percorsi educativi rivolti ad adolescenti e adulti con forme di disabilità a bassa-medio-alta funzionalità, sia in forma individuale che in forma gruppale, finalizzati alla socializzazione, all’integrazione, al sostegno e all’abilitazione/riabilitazione psicofisica; al lavoro in equipe multidisciplinare per la gestione delle specifiche situazioni e alla sensibilizzazione nell’ambito sociale/politico territoriale di tematiche inerenti all’educazione, alla disabilità e alla promozione della facilità di accesso ai servizi essenziali nel quotidiano individuale.

Attualmente sto frequentando la scuola di specializzazione per il conferimento del titolo di Psicoterapeuta Analitico Transazionale presso la scuola di Psicoterapia Performat nella sua sede di Navacchio.

UNO SGUARDO SULLA MIA PROFESSIONE

QUALI ATTIVITA’ SVOLGE LO PSICOLOGO?

“La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazionericerca e didattica in tale ambito.”
[art.1 della Legge 56/89]


Lo Psicologo opera sia nel settore privato (come libero professionista o esercitando in strutture private e/o convenzionate), che nel settore pubblico (Aziende U.S.L., Servizi socio-sanitari dei Comuni, Province, Regione ed altri Enti locali).

I QUATTRO PRINCIPI ETICI DELLA PROFESSIONE

– PRIMO PRINCIPIO ETICO

Rispetto e promozione dei diritti e della dignità delle persone e degli animali.

Le psicologhe e gli psicologi rispettano e promuovono i diritti fondamentali della dignità e del valore di tutte le persone e degli animali. 
In particolare, operano per la promozione della libertà, dell’autonomia e del benessere psicologico, nel rispetto della soggettività di ciascuna persona, gruppo o comunità.

SECONDO PRINCIPIO ETICO

Competenza.

La competenza delle psicologhe e degli psicologi è data sia da conoscenze teoriche acquisite all’Università e attivamente integrate e aggiornate, sia da una pratica sottoposta al confronto tra pari e alla supervisione di colleghe o colleghi esperti e altamente qualificati.
Le psicologhe e gli psicologi assicurano e mantengono alti standard di formazione e competenza nell’ambito professionale in cui operano; riconoscono i limiti delle loro specifiche competenze e i confini dei loro ambiti di intervento; utilizzano solo metodi, strumenti e tecniche per i quali si sono preparati attraverso una specifica e adeguata formazione scientifica, un costante training, un’attiva esperienza professionale. La loro formazione è sottoposta ad un continuo aggiornamento scientifico e metodologico.

– TERZO PRINCIPIO ETICO

Responsabilità.

Le psicologhe e gli psicologi hanno la responsabilità professionale e scientifica verso le persone che a loro si rivolgono, verso la comunità e verso la società in cui lavorano e vivono, e verso l’ambiente che li circonda. 
Pertanto, le psicologhe e gli psicologi si assumono la responsabilità della scelta dei metodi, degli strumenti e delle tecniche, della loro applicazione e delle prevedibili conseguenze, prestando attenzione affinché le loro prestazioni non vengano usate in modo strumentale e in contrasto con il principio del rispetto dei diritti e della dignità delle persone e degli animali.

– QUARTO PRINCIPIO ETICO

Onestà e integrità, lealtà e trasparenza.

Le psicologhe e gli psicologi operano affinché i loro interventi e le loro attività
professionali siano sempre ispirati da onestà intellettuale, integrità professionale, lealtà umana. L’impegno alla trasparenza nel presentare il proprio ruolo e i propri metodi, ad esplicitare gli strumenti utilizzati e ad informare circa le prestazioni e gli interventi offerti è uno dei presupposti fondamentali del saper fare e del saper essere delle psicologhe e degli psicologi. Il tempo della comunicazione è tempo di cura.

I principi sopra enunciati sono fondamentali e imprescindibili; le psicologhe e gli psicologi si impegnano a rispettarli, ad ispirarsi ad essi ed a diffonderne la conoscenza. Sulla base di tali principi regolano i rapporti che intrattengono nella loro comunità scientifico-professionale e quelli che sviluppano con le altre professioni.

CODICE DEONTOLOGICO DEGLI PSICOLOGI ITALIANI